Crostoli – Chiacchiere

I crostoli sono dei dolci tipici della tradizione italiana preparati soprattutto durante il periodo di carnevale. Hanno nomi diversi a seconda della zona dove vengono preparati, quindi saranno le chiacchiere a Milano, le frappe nella zona di Roma , i carafoi nelle zone di lingua ladina, le bugie in Piemonte e Liguria, i cenci nella zona di Arezzo, i crostoli nel vicentino, bellunese, trevigiano, Friuli Venezia Giulia, cambia il nome ma non la sostanza! Nell’impasto c’è una componente alcolica, vengono poi fritte per diventare irresistibili, fragranti e friabili. Qui di seguito condivido la ricetta di mia nonna Albertina che metteva nell’impasto anche del succo di arancia.

Ingredienti per circa 60 crostoli

  • 350 gr farina 00
  • 30 gr burro 
  • 50 gr zucchero
  • succo di 1/2 arancia
  • 2 uova
  • 1 presa di sale
  • 50 ml di Cognac
  • 1 litro di olio di semi di arachidi o girasole per friggere
  • zucchero a velo vanigliato

Preparazione

L’impasto dei crostoli deve essere tirato sottilissimo, operazione che si può tranquillamente fare a mano con il mattarello e tanta pazienza ma, per chi l’avesse, consiglio di utilizzare la macchina per stendere la pasta.

In una ciotola riunite tutti gli ingredienti ad eccezione del cognac, quindi, la farina, lo zucchero, il sale , le uova, il burro ed il succo dell’arancia ed impastare con un cucchiaio di legno. Quanto l’impasto inizia a rapprendersi lo trasferiamo su di un piano di lavoro infarinato ed aggiungiamo poco alla volta il cognac. Lavoriamo l’impasto con le mani fino ad ottenere un panetto morbido e non appiccicoso (se fosse necessario aggiungere ancora un poco di farina. Create una palla e, per testare la consistenza, premete con un dito in superficie, l’impasto deve tornare  indietro (vedi video qui sotto). Se anzichè a mano preferite fare l’impasto nella planetaria, con il gancio inserito, o nel bimby la modalità e la stessa.

 

Lasciamo riposare l’impasto, avvolto in della pellicola, per 30 minuti in frigorifero.

Su di un piano di lavoro infarinato appiattiamo con la mano una piccola quantità di impasto (il restante lo lasciamo avvolto nella pellicola così non si asciuga), infariniamola e, con il mattarello, stendiamo sottilissimo (si deve vedere attraverso) piegando qualche volta l’impasto su se stesso; questa operazione garantirà la formazione delle bolle in cottura.  Se utilizziamo la macchina per stendere l’impasto facciamo passare la pasta tra i rulli. In questo secondo caso, passate tra i rulli inizialmente allo spessore più largo ripetendo l’operazione più volte ed ogni volta riducendo lo spessore e  sempre piegando a metà la striscia precedente, fino a raggiungere lo spessore desiderato.

Una volta tirata la pasta, con la rotella dentata tagliamo dei rettangolini lunghi circa 5 centimetri, non ha importanza che siano uguali.  Disporre i crostoli, man mano che vengono tagliati, su di un vassoio rivestito da un strofinaccio leggermente infarinato, in attesa di friggerli. Ripetete quanto sopra fino ad esaurimento della pasta.

Una volta che tutti i crostoli sono stati tagliati, scaldate l’olio in un pentolino alto e stretto fino a raggiungere la temperatura di 170 gradi. Se non aveste un termometro fare la prova con un pezzetto di pasta: se l’olio è pronto deve subito riempirsi di bollicine.

Non appena l’olio ha raggiunto la giusta temperatura immergete uno o al massimo due crostoli per volta, lasciate pochi secondi che si clori una parte quindi giriate. Se le chiacchiere dovessero scurirsi troppo significa che l’olio è troppo caldo, quindi spostiamolo dal calore per qualche istante.

Prelevate dall’olio i crostoli, con l’aiuto di una pinza o di una schiumarola, ed adagiateli sopra della carta assorbente. Trasferitele quindi su un vassoio e cospargete con lo zucchero a velo quando sono ancora caldi così lo zucchero penetrerà nel crostolo.